Sulla piazza che disegna l’area che i pesaresi chiamano del Trebbio (che vuol dire luogo dove si incrociano tre strade) ci sono due importanti edifici. Uno di questi è la casa in cui nacque uno dei più importanti architetti del 1700, Giannandrea Lazzarini (1710-1801), pittore, architetto, letterato, teologo, scrittore e poeta. In realtà la casa originale venne buttata giù e sostituita con il palazzo che vediamo oggi nel 1800, ma su questo è collocata la lapide che lo ricorda.

Questo palazzo e il teatro furono gli unici edifici che rimasero in piedi dopo il potente scoppio di una bomba durante la seconda guerra mondiale. Oggi infatti vediamo che molti degli edifici sono molto moderni.

Lazzarini costruì alcuni tra i più importanti palazzi di Pesaro: il palazzo del Seminario, di fronte al Duomo, il palazzo Olivieri; inoltre dipinse le tele che si trovano nella chiesa posta di fianco al Conservatorio, la chiesa della Maddalena.

Lazzarini ebbe un ruolo molto importante a Pesaro sia  come artista che come uomo di cultura. Infatti fu uno dei protagonisti, con Giovan Battista Passeri e Annibale degli Abati Olivieri, di ciò che si pensava fosse la vera cultura nel 1700, cioè l’erudizione e l’eccletismo: un vero uomo di cultura sapeva moltissime cose di tanti campi diversi.

Questa idea di cultura era molto forte a Pesaro e la ritroviamo nel palazzo Olivieri che sarà una delle tappe.

Vicino alla Piazza una volta c’era il Molino Albani, azionato dall’acqua portata dal Vallato (di cui parliamo nella tappa n.5)